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Natale dai Nonni
Si avvicinava il Natale
e noi sorelle
sentivamo
una forte emozione nel cuore.
La mamma ci raccontava
la nascita di Gesù, preparava un
bel Presepe con una
candelina rossa
e tutte le sere
nel mese di dicembre
l’accendevamo e
là davanti recitavamo
una preghiera tutte assieme.
L’importanza di questa ricorrenza
iniziava con quel gesto di preghiera,
che rimarrà impresso nella
mia memoria, per sempre.
Poi pensavamo al Grande Giorno
in cui ci saremmo ritrovati
dai nonni: la notte
della Vigilia di Natale.
I giorni della mia infanzia,
sono segnati da un meraviglioso
ricordo di tante di quelle notti,
anno per anno,
grazie alla sensibilità
e all’amore dei miei nonni.
Ecco arrivato il Giorno.
Era sera.
Entravamo nella casa dei nonni,
tutti noi cugini.
Eravamo tanti, allegri, giocosi.
Nonni, genitori, zii, bambini.
In sala da pranzo era apparecchiata
la tavola natalizia e invece
la porta del salotto
era chiusa.
Si intravedevano dal vetro
le luci del grande Abete
e un profumo dei suoi rami e
del fumo delle
candele accese
invadeva tutta la casa.
Noi, emozionati
e felici ci guardavamo e attendevamo
l’arrivo di Gesù Bambino.
Nonni, genitori e zii parlavano
tra loro sottovoce e
noi bambini, presi dalla grande emozione
e dal mistero di questo Arrivo a casa
dei nonni,
smettevamo i nostri giochi e attendevamo
il momento in cui la nonna
avrebbe aperto la porta della sala,
ove il grande Abete, pieno di luci di candeline,
palline colorate
rendeva imponente
la sua presenza e ai suoi piedi
il Presepe.
Il nonno a luci spente,
solo al bagliore delle
candeline accese,
metteva il disco di Natale
“Stille Nacht” e tutti noi bambini,
tanti, stavamo a cantare
a bocca aperta e sgranavamo
gli occhi per intravedere i regali,
posti ai piedi dell’Albero.
Il mistero durava.
Sentivamo tra noi
la presenza vera di Gesù.
Ancora al giorno d’oggi
ringrazio i miei nonni,
di avermi dato
tutto questo.
Eravamo bimbi ingenui, noi,
tutti felici, si, dei doni,
ma la più grande felicità
era dovuta al fatto dell’Arrivo
di Gesù Bambino a casa
dei nonni.
Egli veniva a trovarci,
a trovare proprio noi
e a premiarci delle nostre
buone azioni di bimbi.
Giovanna Nigris
Il mio Libro Poesia e Mobbing
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