Il mio nome è Giovanna, ormai detta Sisu, più avanti vi sarà chiaro
il perchè. Sono nata sotto magnifiche Dolomiti: le Tre Cime di
Lavaredo.
Ho scritto le mie poesie di getto, facendomi trascinare dalle mie
emozioni, dai miei sentimenti, dai miei ricordi. In un primo tempo
avevo avuto l’idea di scrivere un libro della mia vita. In realtà lo
immaginavo in prosa. Quando ero ragazza mi ero già cimentata nella
scrittura di poesie, ma poi gli eventi della vita mi hanno travolta.
Ora sento che è venuto il momento di raccontarmi, di raccontare
a me stessa, la mia vita. In un primo momento avevo pensato che quello che scrivevo doveva essere qualcosa di personale e
riservato, ma poi mi sono detta: perché nascondermi, perché non fare
conoscere un lato segreto di me stessa? Così ho incominciato a
pubblicare in Internet le mie poesie.
La prima poesia di questo periodo è stata “Uccellino ferito”.
Discorrendo con un mio collega delle mie vicende lavorative
e familiari, mi aveva detto che io mi ero creata una gabbia in cui
vivere. Su questa frase ho riflettuto tutte le notti per quasi un
mese. In effetti avevo pensato e glielo avevo anche detto, che aveva
colto nel segno. Una notte mi sono svegliata e con le lacrime agli
occhi ho pensato quale fosse stata la mia responsabilità in tutta la
mia vicenda e ho capito che l’unica motivazione era quella gabbia
che mi ero costruita con le mie stesse mani e dalla quale non
riuscivo ad evadere.
In seguito con la nascita e la crescita del mio sito internet
mobbing-sisu.com, avendo anche incontrato casualmente il
Webmaster che all'inizio lo ha materialmente creato (Vincenzo Buquicchio), ho
ritrovato me stessa e la mia libertà, la voglia di vivere e di
comunicare. Il termine Sisu, che appare nel mio sito, me lo ha attribuito il mio amico Giacomo Montana. Egli scrisse:
"...I finlandesi lo chiamavano Sisu. Credo che Sisu sia una parola intraducibile in qualsiasi altra lingua, in quanto vuol dire allo stesso tempo: lealtà, coraggio, tenacia, forza di volontà, prudenza, probità, determinazione, sacrificio, dovere, obbedienza, disciplina, capacità di resistenza.... Nella vita .... si vedono molti esempi di Sisu, poi quando qualcuno di loro subisce danni alla persona, con potente acriticità di comodo, si fanno ingiustamente languire per anni di comitato in comitato, di rapporto in rapporto, infine qualcuno osa addirittura condannarli per interminabili altri anni, stravolgendo e distruggendo anche la verità sostanziale dei fatti che è stata fatta subire. Ciò senza alcun rispetto per la persona, senza alcuno scrupolo e senza alcuna pietà, facendo paradossalmente apparire meritevoli certi soggetti amici di cordata, che all'occorrenza fanno finta di non vedere, o di non sapere ciò che di illegale viene esercitato ai danni di qualcuno. In compenso si ricevono carriere facili, pensioni da favola con pochi anni di servizio ed altri privilegi economici sino a vedere senza il minimo dubbio collocare qualcuno al di sopra della legge. Sisu è anche il comportamento della signora Giovanna Nigris che ha resistito da anni con tenacia e pazienza contro un mobbing portato all'estremo della sopportazione umana...."
Il mio nome in internet è così diventato Sisu.
Sono riconoscente al mio amico Giacomo per avermi sempre aiutata nelle sue possibilità con tanta forza e tenacia, al mio collega d’ufficio per
avermi fatto aprire gli occhi su una realtà che io stessa volevo
nascondermi e al Webmaster per avermi aiutata a realizzare un sogno
nel cassetto.
Finalmente la gabbia ora l'ho lasciata
alle spalle. Tutto è cominciato nel momento in cui mi sono messa a scrivere la poesia
“Uccellino Ferito”, poi ancora scrivendo per il mio sito ed in Rete
ciò che avevo subito nel posto di lavoro,
ed infine nelle mie poesie, che sono lo specchio della mia vita.
Nel mio sito mobbing-sisu.com
ho trascritto
i seguenti brani della meravigliosa scrittrice
Natalia Ginzburg:
"....... L'uomo non può che accettare il proprio viso così come
non può che accettare il suo proprio destino: e la sola scelta che
gli è consentita è la scelta tra il bene e il male, fra il giusto e
l'ingiusto, fra la verità e la menzogna.
....... Mai come oggi, le sorti degli uomini sono state tanto
strettamente connesse l'una all'altra, così che il disastro di uno è
il disastro di tutti ....... nello stesso tempo tutti soffocati dal
silenzio, incapaci di scambiarsi qualche libera parola. Ci viene
suggerito di difenderci con l'egoismo della disperazione, ma l'egoismo
non ha mai risolto nessuna disperazione ....... Non ci è dato di
scegliere se essere felici o infelici. Ma bisogna scegliere di non
essere diabolicamente infelici.
Il silenzio può raggiungere una forma di infelicità chiusa,
mostruosa, diabolica, avvizzire i giorni della giovinezza, fare
amaro il pane. Può portare, come si è detto, alla morte. Il silenzio
deve essere contemplato e giudicato anche in sede morale. Perché il
silenzio, come l'accidia e come la lussuria, è un peccato. Il fatto
che sia un peccato comune a tutti i nostri simili nella nostra epoca
malsana, non ci esime dal dovere riconoscerne la natura, di
chiamarlo con il suo vero nome.
Da "Le piccole virtù"
Nel silenzio io stavo morendo, chiusa nella
mia gabbia di sofferenza, di lacrime non espresse, di rabbia sopita,
di accettazione, di solitudine.
“Il mondo è tenebroso, pochi possono vedere,
e pochi vanno in cielo come uccelli fuggiti dalla rete” (Buddha)
Nello scrivere le mie poesie ho espresso finalmente quel lato della
mia anima che rimaneva chiuso e prigioniero. Ora finalmente vedo la
luce di un sole diverso: la libertà di scegliere la mia vita, la
libertà di sognare, la libertà di amare, la libertà di piangere o di
ridere. “L’uccellino ferito” si sta curando le ferite e le cura
anche scrivendo poesie.
Questo è il significato di questo nuovo piccolo mio sito: libertà e
luce nell’esprimere la mia anima.
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