LA CORALE COSTANZA E PAZIENZA DEI CITTADINI
 
       

Ogni anno e ogni giorno si percorrono le aree del diritto nel suo ampio raggio, nel quale la giurisprudenza scritta assolve una funzione creativa ed attuativa dello stesso, sino a far notare che quando chi interpreta le leggi lo fa con cuore e corretta valutazione, oltre a rendere possibile il dare attuazione e contenuto alle “clausole generali” della legge, rende così un positivo servizio d'ordine al proprio paese. Ai cittadini, quando ciò si verifica, viene data la soddisfazione di potere constatare l'interpretazione evolutiva, sino a potere osservare un impegno legato all'adeguamento della legge ai mutamenti dei fatti e delle realtà. Oggi invece, siamo arrivati ad un punto di dovere constatare che c'è chi usa dei sistemi mirati, persino a creare confusione e conflitti nella società, in primis a danno di chi governa un paese, verosimilmente per cercare di attirare di più a sé le simpatie della gente. Diceva Enzo Biagi: “si può uccidere anche con la parola”. A mio parere, per il bene comune, anche le piaghe che oggi ha l'Italia, si possono guarire, però mettendo in atto attenzione e rispetto reciproco ad ogni livello e luogo sociale. Un luminoso e promettente cammino è senza dubbio quello dell'uguaglianza tra le persone, specialmente laddove questo percorso viene fortemente minato da qualcuno. Una delle più influenti maschere che vediamo tutti è quella dell'ambiguità che a sua volta genera l'appiattimento culturale del popolo. Ciò oltre ad arrecare danno alla gente, da vita persino al dilagante fondamentalismo e al totalitarismo. Tali allarmanti condizioni purtroppo pesano come un macigno su tutti noi che viviamo una pluralità di appartenenze: famiglia, società, credo religioso, etnia professionalità etc. Oggi l'unica strada possibile che porta al progresso è quella di riconvertire la nostra vita e la relativa condotta sociale. Questo fa sì che si rimedi alle “macerie”, prodotte da una errata politica, che di fatto col tempo contrasta sempre più la pacifica convivenza umana. Tale conseguenza incide anche sulle risorse fondamentali, atte a ripristinare una vita dignitosa e che non ostacoli l'accesso ai beni di creazione ed a quello del diritto alla famiglia, all'istruzione e al più elementare e irrinunciabile diritto alla salute di tutti. Il criterio di progresso non può certamente trovare vita in quello distruttivo, che sa solo discriminare e distruggere l'avversario politico, persino al caro prezzo di soffocare la vita fraterna e umana. L'evidenza dei fatti ci dimostra che in campo politico vengono persino issati massicci muri ideologici, quasi come per indurre la gente a credere che esiste chi come personaggio politico è “il migliore”. Nessuno in politica è migliore dell'altro, fino a che non impegna tutte le proprie energie per il bene comune! Al contrario di tale tendenza, le energie vengono sfruttate sul piano della critica a mo' di pappagalli ammaestrati da qualcuno, verso chi svolge il proprio lavoro. Si nascondono così i propri fallimenti e venendo evitata la linea di collaborazione fattiva, non vengono migliorate le sorti del proprio paese.
Questa situazione altro non è che la continuazione di una delle pagine più nere della storia, se si tiene conto che l'essere umano, laddove viene privato di un trattamento di vera civiltà, giustizia e uguaglianza, viene torturato e distrutto lentamente, a cominciare dai suoi sentimenti, dalle sue aspettative, dalle sue speranze e persino da quella di potere avere un futuro normale, affidabile, fecondo e duraturo.

   

Questa, ripeto, è una delle pagine più nere della storia e a seguito di manipolazioni e distorsioni di comodo delle verità sostanziali, c'è chi sa ben mascherare e confondere le menti dei cittadini elettori. In questo modo viene mantenuto nascosto che sta avvenendo un massacro sotterraneo, anche a danno delle coscienze. E' sotto gli occhi di tutti che da tempo vi è in atto una guerra mediatica senza quartiere, credo molto più feroce, dannosa e pericolosa di quello che viene fatto notare all'opinione pubblica. Siamo al minimo storico. Così avviene lo sterminio di quegli equilibri che al contrario, per il progresso nel paese, proprio la politica dovrebbe equilibrare e stabilizzare. Se vi fosse una piena legalità e una vera uguaglianza, parecchi pensionati con pensioni da fame, non verrebbero spinti e ridotti a vivere di stenti e sofferenze, così come accade anche a tutti quei lavoratori che vengono ingiustamente licenziati dai loro posti di lavoro, messi in cassa integrazione e portati sino alla soglia della più indicibile e vergognosa rovina. Non è difficile constatare che qualcuno vuole che vi sia una politica fatta solo con tre volti: l'astuzia, l'inganno e l'inerzia, sino alla mancanza di vera difesa dell'ordine giuridico e morale.
Anche se in politica la verità morì fanciulla, so che vi sono anche persone positive che restano tali, anche se durante lo svolgimento del propri doveri vengono denigrate e criticate. A costoro un grazie anche da parte mia.

I finlandesi chiamavano Sisu una parte dei veri valori che esistono nell'uomo.
Credo che Sisu sia una parola intraducibile in qualsiasi altra lingua, in quanto vuol dire allo stesso tempo: lealtà, coraggio, tenacia, forza di volontà, dovere, probità, disciplina, determinazione... Quando questi valori non esistono, in un paese si fanno ricevere persino carriere facili, pensioni da favola ed altri vergognosi privilegi economici. Nella vita ed anche nelle Forze dell'Ordine e nell'Esercito, si vedono parecchi esempi “Sisu”.
Sisu è anche il comportamento valoroso di chi, resiste con gravi danni alla persona, come vittima di reati lasciati impuniti. Oggi la lotta politica si vede massimamente imperniata sui giochi di potere, volti agli occhi della gente a far prevalere un soggetto su l'altro. Quanti tra i nostri politicanti potrebbero dire a testa alta di essere dei “SISUISTI”? Non ho mai ricevuto risposta! Personalmente non mi importa se vengo anch'io boicottato a ricevere contatti di quelle persone che anch'esse si sentono sisuiste. La grave situazione di disfunzione degli uffici giudiziari e di conseguente imbarazzo dei magistrati onesti, impone maggiore riflessione e attenzione da parte di tutti, con un incisivo impegno di denuncia e di protesta. Chi scrive, come credo chi legge, non può non credere che questo sia il giusto percorso politico per il ripristino dell'attività dei veri valori e non una finzione e quindi solo una mera enunciazione di principio. La costanza e la pazienza necessita anche di riflessione. Fingendo di non sapere o di non vedere quello che realmente accade, si rischia di fare la fine del Titanic.     
                                Giacomo Montana
18  marzo 2010

 


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