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Come un gabbiano
Vorrei fare un volo
nel passato,
assaporare nuovamente
gli indimenticabili
giorni.
Starti accanto
come un gabbiano
libero
nel cielo di una
estate d’agosto.
Sentire con te
musiche coinvolgenti,
complici le nostre illusioni,
confidenze e affinità.
Con un solo
sguardo ti comprendevo,
sentivo la delicatezza
il rispetto, la pazienza
l’affetto.
Nel vento butto ora
i pensieri e gli
occhi vagano nel cielo.
Che testardi i miei
sogni…
non mi vogliono
abbandonare,
si sono conficcati
nel cuore e mai
più li toglierò.
Giovanna Nigris
maggio 2009
Il mio Libro Poesia e Mobbing
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