La Carnia in Friuli






foto scattata da Giovanna Nigris



 


 
Città:                           Enemonzo
   Provincia:                   Udine
   Regione:                     Friuli Venezia Giulia
   C.A.P.                          33020
   Abitanti:                     1383 al 31-05-2007 
   Distanza da Udine     Km. 60
   Altitudine:                   mt. 395 sml

          Sito internet:     
 www.enemonzo.org


 



 


Alcune notizie su ENEMONZO
 



Enemonzo si trova in una regione storiaco-geografica della Carnia  e si appoggia una grande e splendida vallata dove si incrociano il Fiume Tagliamento e il torrente Degano  e Chiarsò alle pendici dei Monti Lovinzola e Colgentile.
Le frazioni sono: Fresis, Tartinis,Colza, Maiaso,Quinis e Esemon di Sotto.
Era uno dei centri abitati più antichi della Carnia, chiamata "Oppidum Inter Montes Tutum" (Fortezza protetta dai Monti) e questo fa intuire in quale posizione favorevole si trovi il paese.

Lasciando Tolmezzo ed arrivando a Villa Santina ci si immette in una valle suggestiva e ricca di splendidi paesaggi.

Cenni Storici:

Il ritrovamento di un'ascia in pietra levigata e  di un'ascia in bronzo presso Esemon di Sotto fa supporre che Enemonzo è uno dei più antichi insediamenti della Carnia. Per la prima volta il paese venne citato come Enemum intorno al 1000.

Nel 35 a.C. Enemonzo fece parte della X REGIO VENETIAE ET HISTRIAE. Dal 1017 al 1420 del Partiarcato di Aquileia, con la sua florida cultura e tradizione. Nel 1420,  visse sotto la dominazione veneziana fino al 1797, anno del Trattato di Campoformio che  come già detto nelle precedenti pagine statuiva il passaggio del Veneto e Friuli all'impero asburgico. Tornato all'Italia durante la  ritirata di Caporetto parecchi dei suoi abitanti lasciarono le loro abitazioni per rifugiarsi al di là del Piave. Durante la seconda guerra mondiale, come tutta la Carnia dovette subire l'invasione dei cosacchi.

Arte e cultura:

Nel 1234 il Patriarca Bertoldo di Merania assegnò la Pieve (chiesa) di Enemonzo ( ricevuta da Pellegrino, prete di San Daniele) alla prepositura di S. Felice di Aquileia. Il 28 luglio 1700 un violento terremoto distrusse quasi tutto il paese. La chiesa  della B.V. della Consolazione fu ricostruita fino al 1730. Qui si trovano due affreschi di Domenico Fabris da Osoppo del 1854, raffiguranti la preghiera nell'orto degli ulivi e l'ascensione.

Nel XVI secolo venne costruita la chiesetta di S. Rocco ove si trova una pala ove è effigiato San Rocco. Accanto a questa chiesetta è stata ritrovata una accetta dell'età Neolitica.

A Colza, la Chiesa di San Giorgio del XV sec. è decorata con affreschi di Giovanni da Tolmezzo.  La Chiesa di S.Nicolò di Maiaso ha al suo interno le raffigurazioni in pietra tenera del 1376 di S. Pietro, il Redentore e S. Nicolò.

Vi sono numerose possibilità di passeggiate a piedi o in bicicletta in una valle soleggiata e verdeggiante.
 


foto scattata da Giovanna Nigris

Caratteristica fontanella e nello sfondo
il Caseificio di Enemonzo

 

 

 

 

 




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