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Il paese è a 607 mt. di altitudine alla confluenza
tra la Valcalda e la Val But. Si divide in Cercivento di
Sopra e Cercivento di Sotto.
Le frazioni sono Cjiandelin, Costa e Vidal.
Pare che il nome del paese derivi dal latino "circum
ventum", poichè qui il vento il realtà spira di
frequente.
Nell'antichità una strada romana importante attraversava
il paese e fu questo che fece nominare il paese come
presidio militare dai longobardi. Nel 1296 il paese
venne citato, in quanto fu colpito da una epidemia di
peste e poi nel 600 fu raso al suolo da una frana.
L'abitato è circondato da pinete di abete e mantiene
ancora dellle costruzioni sei-settecentesche dalle forme
architettoniche di valore strorico. Alcune appartenevano
ai commercianti di stoffe che avevano scambi con la
Franconia e la Baviera. Sono: Casa Dassi, Casa
Dain, Casa Morassi, caratterizzate dal portale ad
arco.
La casa del Citars ospitava una fornace per le
ceramiche di ispirazione religiosa.
La chiesa di San Martino conserva due statue
raffiguranti San Giovanni Battista e San Filippo Neri.
A Cercivento si trova la farie.
E' una fucina da fabbro a congegno idraulico tuttora
funzionante. E' stato ritrovato un documento ove
essa era menzionata come proprietà di Giacomo detto "il
fabbro" nel 1426.
Le due Guerre Mondiali segnano duramente la popolazione
di per Cercivento. Molti i paesani andarono a combattere
sul vicino fronte di Pal
Grande durante il primo conflitto; fu molto dolorosa
l’occupazione russa durante il secondo.
Ma pian piano, dopo la
liberazione del 1 maggio 1945, il paese ha cominciato a
riprendersi.
L'officina
rimase attiva fino al 1966 quando una alluvione ne rese
impossibile l'uso. Dieci anni dopo il terremoto
sconvolse di nuovo il paese, che fu gravemente
danneggiato e gli ultimi interventi di ristrutturazione
risalgono a pochi anni fa.
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