La Carnia in Friuli




Alcune fotografie di questa sezione del sito sono scattate da Giovanna Nigris ed
altre saranno prelevate dal Web, delle quali verrà menzionata  l'origine.



foto tratta da questo sito



 


 
Città:                             Cercivento
  Provincia:                     Udine
   Regione:                       Friuli Venezia Giulia
   C.A.P.                            33020
   Abitanti:                       747 al 30-04-2007
   Distanza da Udine      Km. 45
   Altitudine:                    mt. 607 sml

   Sito internet:     
 www.comune.cercivento.ud.it



 



 


Alcune notizie su CERCIVENTO
 


I
Il paese è a  607 mt. di altitudine alla confluenza tra la Valcalda e la Val But. Si divide in Cercivento di Sopra e Cercivento di Sotto.
Le frazioni sono Cjiandelin, Costa e Vidal.

Pare che il nome del paese derivi dal latino "circum ventum", poichè qui il vento il realtà spira di frequente.
Nell'antichità una strada romana importante attraversava il paese e fu questo che fece nominare il paese come presidio militare dai longobardi. Nel 1296 il paese venne citato, in quanto fu colpito da una epidemia di peste e poi nel 600 fu raso al suolo da una frana.

L'abitato è circondato da pinete di abete e mantiene ancora dellle costruzioni sei-settecentesche dalle forme architettoniche di valore strorico. Alcune appartenevano ai commercianti di stoffe che avevano scambi con la Franconia e la Baviera. Sono: Casa Dassi, Casa Dain, Casa Morassi, caratterizzate dal portale ad arco.
La casa del Citars ospitava una fornace per le ceramiche di ispirazione religiosa.

La chiesa di San Martino conserva due statue raffiguranti San Giovanni Battista e San Filippo Neri.


A Cercivento si trova la farie. E' una fucina da fabbro a congegno idraulico tuttora funzionante.  E' stato ritrovato un documento ove essa era menzionata come proprietà di Giacomo detto "il fabbro" nel 1426.

Le due Guerre Mondiali segnano duramente la popolazione di per Cercivento. Molti i paesani andarono a combattere sul vicino fronte di Pal Grande durante il primo conflitto; fu molto dolorosa l’occupazione russa durante il secondo. Ma pian piano, dopo la liberazione del 1 maggio 1945, il paese ha cominciato a riprendersi.

L'officina rimase attiva fino al 1966 quando una alluvione ne rese impossibile l'uso. Dieci anni dopo il terremoto sconvolse di nuovo il paese, che fu gravemente danneggiato e gli ultimi interventi di ristrutturazione risalgono a pochi anni fa.

 

 

 

 

 

 




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