La Carnia in Friuli




Alcune fotografie di questa sezione del sito sono scattate da Giovanna Nigris ed
altre saranno prelevate dal Web, delle quali verrą menzionata  l'origine.



foto tratta da questo sito



 


 
Cittą:                              Arta Terme
  Provincia:                      Udine
   Regione:                        Friuli Venezia Giulia
   C.A.P.                             33022
   Abitanti:                         2277 al 31-05-2007
   Distanza da Udine        Km. 65
   Altitudine:                      mt. 442 sml

   Sito internet:    
http://www.comune.arta-terme.ud.it 

 

 



 


Alcune notizie su ARTA TERME
 


I
Il centro abitato si trova in Val But  ed č conosciuto come centro termale e terapeutico.

Si possono visitare:

-  La Chiesetta di Santo Spirito ove si possono ammirare dipinti raffiguranti gli Evangelisti e i loro simboli, interessanti affreschi popolari di arte nordica e gotica (XV secolo);
 -  La Chiesetta di di San Nicolņ ove eccelle un ligneo altare secentesco ornato con suggestivi affreschi.  (XV secolo);
 -  La Chiesa parrocchiale di Piano d'Arta (1781)ove si torvano una interresante collezione di affreschi di Giovan Battista Tosolini    rappresentanti scene dell’Antico e del Nuovo Testamento e  il marmoreo altare maggiore del Pischiutti e il fonte battesimale del Comuzzo.;
 -   La Chiesa parrocchiale di San Martino a Rivalpo Valle (XV sec.)

 

Fece la sua permanenza ad Arta Terme anche Giosuč Carducci che ispirandosi proprio alla Carnia scrisse varie poesie tra cui la famosa  "Il comune rustico" (1885).


 

Giosuč Carducci - "Il comune rustico"

O che tra faggi e abeti erma su i campi
Smeraldini la fredda ombra si stampi
Al sole del mattin puro e leggero,
O che foscheggi immobile nel giorno
Morente su le sparse ville intorno
A la chiesa che prega o al cimitero
Che tace, o noci de la Carnia, addio!
Erra tra i vostri rami il pensier mio
Sognando l'ombre d'un tempo che fu.
Non paure di morti ed in congreghe
Diavoli goffi con bizzarre streghe,
Ma del comun la rustica virtś
Accampata a l'opaca ampia frescura
Veggo ne la stagion de la pastura
Dopo la messa il giorno de la festa.

Il consol dice, e poste ha pria le mani
Sopra i santi segnacoli cristiani:
  Ecco, io parto fra voi quella foresta
D'abeti e pini ove al confin nereggia.
E voi trarrete la mugghiante greggia
E la belante a quelle cime lą.

E voi, se l'unno o se lo slavo invade,
Eccovi, o figli, l'aste, ecco le spade,
Morrete per la nostra libertą. -
Un fremito d'orgoglio empieva i petti,
Ergea le bionde teste; e de gli eletti
In su le fronti il sol grande feriva.

Ma le donne piangenti sotto i veli
Invocavan la madre alma de' cieli.

Con la man tesa il console seguiva:
  Questo, al nome di Cristo e di Maria,
Ordino e voglio che nel popol sia. -
A man levata il popol dicea, Sķ.

E le rosse giovenche di su 'l prato
Vedean passare il piccolo senato,
Brillando su gli abeti il mezzodķ.

 

Un simpatico trenino turistico attraversa il paese di Arta  ed arriva a Piano d'Arta per fare visitare le bellezze della zona e le Terme.





Le frazioni sono: Piano d'Arta centro turistico estivo situato a 560 m s.l.m., Avosacco, Cabia, Cederchis, Lovea, Piedim, Rivalpo e Valle che fino al 1821 erano separati da Arta del Friuli (cosģ allora si chiamava).

I Comuni limitrofi sono:
Paluzza, Paularo, Sutrio, Tolmezzo, Treppo Carnico (con l'ottocentesca Chiesa di S. Agnese, ornata all'interno con affreschi del 1924 opere di G.Moro), Moggio Udinese.
 

 

 

 

 

 




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